Se avete letto il diario di viaggio vi sarete resi conto che non sono mancate le fasi comiche, a tratti tragi-comiche, nel corso della nostra esperienza on the road. Una di queste, imperdibile, si è verificata nel nostro quarto giorno di viaggio. La sveglia non è stata delle migliori, o per meglio dire, non l’abbiamo proprio calcolata, dato che ha suonato insistentemente più e più volte ma il sonno pesante e le ore piccole si facevano sentire più intensamente.
Aperti gli occhi, già eravamo in ritardo.
Una pioggerella leggera bagnava BRR ma, avendo frequentato lezioni di ottimismo prima di iniziare quest’esperienza, non ci siamo lasciate condizionare e siamo partite in quarta alla volta di Chiusi, rigorosamente in pigiama, stabilendo di darci il cambio alla guida per riuscire ad infilarci un paio di pantaloni ed una maglia adatti alla giornata.
Grazie all’abile guida di P(eco) siamo arrivate sane a salve all’Associazione Equestre Tre Laghi dove ci aspettava Thomas, che si è subito presentato nel migliore dei modi offrendoci un caffè per affrontare col piede giusto la mattinata a cavallo.
Qui ha avuto inizio la fase comica. Le prime difficoltà si sono verificate nell’indossare l’impermeabile (il cappuccio dove deve stare esattamente?) oppure il casco, dato che la nostra SeVena ha un capo importante. Una volta individuate le taglie giuste siamo uscite a conoscere i bellissimi cavalli che ci avrebbero sopportate per le due ore successive: Furia, Sara e Gaia, che con enorme pazienza hanno atteso la nostra goffa scalata sulle loro selle prima di partire per una passeggiata che non dimenticheremo facilmente.
Thomas ci ha guidate tra i sentieri del più grande vivaio d’Europa, abbiamo passeggiato tra le colline della Val di Chiana, riempiendoci gli occhi con dei panorami mozzafiato, oltre al fatto di essere state graziate dal tempo che ci ha offerto qualche squarcio di sole (le lezioni di ottimismo hanno dato i loro frutti).
L’infinita paziente di Furia, Sara e Gaia è continuata anche nel momento delle foto di rito, in tutte le angolazioni possibili e immaginabili, e salutarle non è stato semplice.
Insomma grazie a Thomas e all’Associazione Equestre Tre Laghi abbiamo avuto l’occasione di vivere un’esperienza rara, sia per il fatto stesso di sperimentare un’uscita a cavallo, sia per l’unicità delle strade da percorrere e dei luoghi da ammirare: ancora una volta la Toscana non si è smentita.
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