Non sappiamo dire esattamente come sia nata l'idea di questo primo viaggio.

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Abbiamo iniziato sognando.

 

Ma non sognavamo un viaggio qualsiasi. Quante sere, quante notti, spese ad immaginare di partire, di lasciare le nostre città con uno zaino in spalla e vagare senza un programma preciso.

Un sogno che pensavamo si sarebbe avverato prima o poi, certo, ma mai avremmo potuto immaginare che sarebbe diventato realtà così presto. Soprattutto, non con un furgoncino hippie soprannominato Barone Rosso Rampante (BRR per gli amici) ad accompagnare le nostre avventure.

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Così, dopo un altro anno di studi, un'estate di esami, partiamo.

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L'Italia. Il nostro paese, il Bel Paese in cui siamo nate, abbiamo costruito le nostre vite, e in cui sogniamo di restare. Il Paese più stereotipato, il più sognato da gente di tutto il mondo, noi ce l'abbiamo sotto i piedi. Montagne, mari, pianure, colli e città, in grado di regalare emozioni uniche con la loro storia, l'arte, i profumi, i sapori e le tradizioni, con la loro magia e con uno spirito d'accoglienza che ci ha sempre caratterizzati.

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Però l'Italia è grande, noi siamo pur sempre tre studentesse universitarie che già hanno qualche difficoltà a cavarsela tra le lezioni, lo studio, la famiglia, gli amici, il vino Udinese...

Dove andare in 10 giorni? Qual è il posto che, in poco tempo, potrebbe regalarci più emozioni, più avventure? Non penso che riusciremo mai a stabilirlo, ma intanto abbiamo deciso di partire dalla meravigliosa Toscana, la regione che più ci ispirava, che ha segnato i nostri cuori in viaggi precedenti, nella quale non vedevamo l'ora di tornare.

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Pensiamo davvero che salire su un furgoncino, metterci delle corone di fiori in testa, fidarci della guida spericolata di P. avendo come sottofondo musicale una Playlist di Spotify anni '80, sia il miglior modo per vivere fino in fondo questi posti, per cogliere ogni occasione che si presenterà lungo la nostra strada.

 

Non abbiamo programmi, la nostra unica meta sarà partire.

 

Pubblicheremo su questo blog più foto possibili, il nostro percorso, qualche consiglio su come cavarsela in un viaggio di questo tipo, dove dormire, come non perdere alcuna occasione.

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Ci perderemo, ci si ingolferà il furgoncino, rideremo, e malediremo quella volta in cui “Ma va, non serve l'ombrello”.