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Area di Sosta Antica Etruria: la nostra prima notte "on the road"

  • G.
  • 25 set 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Il nostro viaggio ha inizio all'alba del 12 settembre.

Abbiamo finalmente finito gli esami, i test, le mattinate passate sui libri e l'ansia inizia già a sembrare un lontano ricordo. Non ci resta che mettere in moto. Come ogni viaggio che si rispetti, non tutto è organizzato: sappiamo circa che luoghi toccheremo, cosa non perdere, dove dormiremo... ma le varianti possibili sono fin troppe, abbiamo scelto una regione incredibile e vogliamo viverla fino in fondo.


Dopo pochi minuti di strada iniziamo già a vivere le prime avventure [rimandiamo al Diario di Viaggio per farsi quattro risate] e dopo svariate curve, soste per foto panoramiche con paesaggi spettacolari, risate, playlist di Spotify, caffè e dolcetti in mezzo agli Appennini, arriviamo nei pressi della nostra prima tappa.

Il nostro tour della Toscana non poteva che iniziare da Firenze, una città incredibile che per quante volte la si visiti, offre sempre nuovi scorci e luoghi magici di cui innamorarsi.

Qui troviamo il luogo ideale in cui passare la nostra prima notte on the road: L'Area di Sosta Antica Etruria a Sesto Fiorentino [pagina Collaborazioni per link al sito e alla pagina Facebook]. L'area si trova fuori dal capoluogo, in una zona facilmente raggiungibile e a pochi passi dalle fermate dei mezzi pubblici (una soluzione ideale data la scarsità di parcheggi comodi e gratuiti nei pressi della città).

Insomma, noi facciamo tanto le persone serie ma la scena è stata più o meno questa: BRR che vaga in mezzo alla labirintica viabilità di Sesto Fiorentino, facendo il giro delle rotonde almeno tre o quattro volte, finché Catiuscia, che gestisce l'area di sosta, e la sua famiglia non ci affiancano e indicano la strada. Abbiamo già dato nell'occhio.


Una volta entrate notiamo subito la cura, la pulizia e l'ordine che sono riservati a questo posto: sono presenti diverse piazzole erbose, molto grandi, circondate da alberelli, i bagni con docce calde e fredde, lavelli, un'area relax, insomma tutto il necessario.

Ma i ricordi che più abbiamo impressi nella mente sono la simpatia e dolcezza con cui questa famiglia ci ha accolte, aiutandoci con informazioni varie riguardanti la città, indicazioni e consigli (ad esempio una dritta che abbiamo particolarmente apprezzato: una volta raggiunta comodamente la Stazione di Santa Maria Novella con l'autobus 28, salendo sul numero 12 si raggiunge Piazzale Michelangelo, che offre una vista a dir poco mozzafiato sull'intera Firenze, da cui noi abbiamo potuto salutare la città il giorno della partenza).


Come inizio della nostra avventura non potevamo chiedere di meglio: abbiamo avuto un assaggio della gentilezza e dell'ospitalità che caratterizzano molte persone, di cui avremo molteplici conferme lungo il nostro percorso, e che, diciamolo, sono un patrimonio della nostra nazione di cui andare particolarmente fieri.

Ancora una volta, grazie.

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Tre amiche a bordo di un Westfalia rosso fiammante alla ricerca di nuove avventure, nuovi panorami e nuove strade da percorrere all'inebriante velocità massima di 80 km/h.

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